San Bernardino, Mausoleo dei Duchi di Urbino
E’ dalle parti della Fortezza Albornoz che l’aspirante fotografo in visita ad Urbino troverà il suo piccolo paradiso: un punto di vista privilegiato sulle cupole, sui campanili, sulle linee ora dolci ora più decise della città. Ma questi, se è osservatore attento, noterà in secondo piano anche un edificio davvero peculiare che, poggiato sul suo colle, se ne sta in disparte come un tizio malinconico che dalla sua finestra osserva la vita scorrere giù da basso nelle vie: è San Bernardino, il Mausoleo dei Duchi di Urbino.
Questo piccolo gioiello rinascimentale prese ad essere edificato nel 1482 subito dopo la morte di Federico da Montefeltro per assecondare il volere dello stesso duca, il cui desiderio era quello di un degno luogo di sepoltura per sé e per i suoi successori. I lavori, ultimati nel 1491, seguirono le direttive di Francesco di Giorgio Martini, il celebre architetto che contribuì a rendere grande Federico in vita e che ora, con quest’opera, venne chiamato a mettere il suo talento a servizio del ricordo del suo benefattore.
Un fatto curioso e poco noto è rappresentato dal fatto che proprio per il Mausoleo dei Duchi di Urbino, Francesco di Giorgio si avvalse dell’aiuto di un giovane allora sconosciuto ma destinato a fare la storia: Donato Bramante.

San Bernardino vista dalla Città
Il Mausoleo dei Duchi di Urbino: l’esterno.
San Bernardino si presenta con un esterno in laterizio, essenziale, severo, dove rare sono le decorazioni e che, proprio per questo, appaiono più marcate. La stretta e alta facciata, dove si aprono due finestre e un bel portale in travertino, è attraversata da fasce marcapiano in arenaria e culmina in un piccolo frontone. E’ il tiburio della cupola, con la sua forma cilindrica, a donare alla struttura un aspetto un pochino più gentile.
Per quanto riguarda il campanile, è doveroso notare che l’attuale fisionomia tronca è dovuta al terremoto del 1741 che ne fece crollare la cuspide.
A fianco del mausoleo trovano posto il cimitero cittadino e il convento francescano, convento che ha inglobato la duecentesca chiesa dedicata a San Donato dove riposano i resti mortali di Guidantonio da Montefeltro.
Ma se il forestiero troverà senz’altro interessante ciò che ha davanti agli occhi, minore non sarà l’interesse per quello che si troverà ad avere alle spalle: strabiliante è lo sguardo che dal Mausoleo dei Duchi si può gettare sulla città.

Mausoleo dei Duchi di Urbino – Esterno
Il Mausoleo dei Duchi di Urbino: l’interno.
L’aspetto esteriore del mausoleo, così compatto da richiamare alla mente una fortezza, è in assoluto contrasto con il raffinato e classicheggiante interno. La luce penetra abbondante rendendo il bianco delle pareti – pareti che vanno a comporre una croce latina – ancor più candido. La cupola che sormonta il presbiterio poggia su quattro possenti colonne e, appena al di sopra di queste, un’iscrizione dedicata a San Bernardino che ricorda inequivocabilmente quella visibile presso il cortile di Palazzo Ducale.

Mausoleo dei Duchi di Urbino – Cenotafio di Federico da Montefeltro
Sono del 1620 i monumenti sepolcrali di Guidobaldo da Montefeltro e di suo padre Federico posti uno in fronte all’altro ai lati della navata.
Furono le spogliazioni napoleoniche a togliere al Mausoleo dei Duchi di Urbino il suo tesoro più prezioso, ovvero la Pala Montefeltro che trovava ubicazione presso l’altare maggiore. Oggi si può osservare la celebre opera di Piero Della Francesca recandosi alla Pinacoteca di Brera.
E’ interessante notare come San Bernardino venne utilizzata dallo stesso Francesco di Giorgio Martini come modello per un altro edificio sacro che egli stesso progettò pochi anni più tardi: parliamo della Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio nei pressi di Cortona.
Buona visita!
BIBLIOGRAFIA
- C. INZERILLO – Urbino, i luoghi gli itinerari la storia – Edimond, 1997
- C. INZERILLO – Viaggio nel Ducato di Urbino – Edimond, 2009
- F. FRATERNALI – Urbino insolita – Ciabocchi, 2017

Mausoleo dei Duchi di Urbino – Interno