LA CASCATA DEL SASSO DI SANT’ANGELO IN VADO
E’ dove i torrenti Meta e Auro si prendono per mano per divenire cosa unica che nasce il Metauro, principale fiume marchigiano. Dalle parti di Sant’Angelo in Vado acqua e terra si mettono d’accordo per regalarci uno spettacolo fuori dall’ordinario: la Cascata del Sasso, anche nota come Balza del Metauro.

Cascata del Sasso (Sant’Angelo in Vado – PU)
Il formarsi della Cascata del Sasso è evento dovuto alla presenza di strati calcarei marnosi sui quali, nel corso del tempo, ha lavorato instancabile la corrente fluviale dando vita al formidabile quadro naturale che a tutt’oggi possiamo ammirare. Dal punto di vista paesaggistico, a parere di esperti, essa è da annoverarsi tra le dieci balze più belle d’Italia. Alta poco meno di quindici metri, la Cascata del Sasso presenta un fronte complessivo di addirittura sessanta metri.
Attorno alla balza, la tipica vegetazione marchigiana composta da pioppi, salici, acacie e biancospini. Tra gli uccelli è segnalata la presenza del Martin Pescatore, della Ballerina bianca e della Ballerina gialla.
Già vincolata a partire dal 1939, la Cascata del Sasso ha ricevuto decreto di protezione nel 1996.
La Cascata del Sasso, un bene da proteggere o da lasciare in pace.
A volte la miglior via per valorizzare la bellezza è di lasciar fare alla natura. In altre situazioni sono le sapienti mani dell’uomo ad aggiungere meraviglia alla meraviglia. Ma capita, di tanto in tanto, che queste mani possano combinare qualche pasticcio: ed è questo il caso della Balza del Metauro.

La Cascata del Sasso vista dal belvedere
L’unico modo di trovare questa perla rara, è quello di prestare attenzione a un piccolo cartello posto in prossimità della zona artigianale di Sant’Angelo in Vado. Sì, la zona artigianale, un fiorire di capannoni e macchine industriali che ben poco c’azzeccano con l’arte di Madre Natura.
La goffaggine dell’uomo appare evidente anche nella realizzazione di una terrazza artificiale, un belvedere costruito a lato della cascata, dal quale però la visuale non risulta suggestiva come dal basso. Inoltre i lavori per la realizzazione hanno in parte snaturato l’aspetto della balza.
Dal basso, dicevamo, la Cascata del Sasso offre lo spettacolo migliore. Per giungere al punto di osservazione più soddisfacente occorre imboccare un passaggio in corrispondenza dell’antico Mulino (oggi non più funzionante), prestando però attenzione: il sentiero versa in uno stato tutt’altro che ottimale.
Alti potenziali punti di osservazione sono parzialmente coperti, se non del tutto celati, dalla folta vegetazione.
Una gran cosa, la Balza del Metauro. Nonostante tutto.

Scorcio sulla cascata